Crazy Rich Asians vince la sua pazza scommessa

Il film Crazy & Rich (titolo originale: Crazy Rich Asians), diretto dal giovane cineasta cinoamericano Jon M. Chu e distribuito dalla Warner Bros., non smette di sorprendere e far discutere. Adattamento cinematografico del romanzo bestseller Asiatici ricchi da pazzi (2013) del singaporiano-americano Kevin Kwan, il film racconta di una giovane professoressa di economia alla New York University, la quale scopre di essere fidanzata con un ricco rampollo solo quando i due viaggiano a Singapore per prendere parte a un matrimonio. La commedia romantica e fiabesca – girata tra Malesia e Singapore  – è costata «soltanto» trenta milioni: una cifra irrisoria, se si considera che le ville superlussuose, i grattacieli e le altre location da favola non trovano paragoni in altre parti del mondo. Dopo un’apertura col botto negli Usa a ferragosto, con trentadue milioni e duecentomila dollari in soli cinque giorni, il film sta continuando a incassare cifre da capogiro: 135 milioni e 770.569 dollari e altri 35 e 928.909 nel resto del mondo (in Italia, è uscito in contemporanea con il Nordamerica).

Al di là dei numeri straordinari che spingono Hollywood a chiedersi se la Warner Bros diversificherà almeno in parte i suoi interessi, da tempo limitati quasi esclusivamente a film su supereroi, questo successo senza precedenti di una pellicola interpretata da un cast asiatico al 100 per cento fa presagire un possibile cambio di rotta nell’intera industria cinematografica statunitense. Non va dimenticato che sono trascorsi ben venticinque anni dal Circolo della fortuna e della felicità (titolo originale: The Joy Luck Club), ultimo film hollywoodiano a prevalenza asiatica.

Adele Lim, cosceneggiatrice di origini cinomalesiane di Crazy Rich, ha sentito forte su di sé la pressione di rendere giustizia alla comunità asiatica internazionale, ansiosa di vedersi finalmente rappresentata con equanimità. Al riguardo aveva dichiarato a Variety: «Tutti mi venivano incontro dicendo “tutto questo deve farti sentire lusingata”, ma andavo a letto in preda al panico tutte le notti pensando che se avessi rovinato ogni cosa gli asiatici avrebbero dovuto aspettare altri venti anni per il loro prossimo film». Fortunatamente la comunità asiatica non dovrà attendere molto per riottenere la sua sacrosanta visibilità a Hollywood, visto che gli sceneggiatori a fine agosto sono stati riconfermati dalla Warner Bros per l’adattamento cinematografico di China Rich Girlfriend, secondo romanzo della trilogia di Kevin Kwan.

Valerio Viale

Nella foto: il cast di Crazy Rich Asians (Albert E. Rodriguez/Getty Images)

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