
Scatta la «operation vote» per incoraggiare l’esercizio del diritto elettorale riconosciuto ai cittadini europei di un altro paese residenti in Italia. L’accademia di Romania ha ospitato un incontro sul tema con la partecipazione dell’ambasciatrice Dana-Manuela Constantinescu e di Miruna Cajvaneanu in rappresentanza dell’associazione Europaeus. Tra gli ospiti va segnalato Jimmy Trujllo Roman, presidente del Comitato Roma Capitale Italia-Europa, nato con lo scopo di favorire la reciproca conoscenza tra persone di diversa nazionalità e collaborare alla soluzione di ogni problematica nei vari settori di attività.
L’evento si è articolato con le relazioni di Luca Raffini (università di Chieti), Franco Pittau (curatore del Rapporto immigrazione dossier statistico 2013 Idos-Unar), Udo Enwereuzor (Cospe) e Alina Harja (Actualitatea Magazin). Sono intervenuti alcuni consiglieri di origine romena eletti nei consigli di alcune città italiane: Nona Evghenie (Padova), Leontina Ionescu (Marcellina), Gheorghe Raica (Alessandria), Gabriel Parjolea (Riano), Marta Mihaela Irimia (Novi Ligure). L’iniziativa rientra nell’ambito del programma Fundamental rights and citizenship dell’Unione europea.
La legge prevede le liste elettorali aggiunte, alle quali il cittadino comunitario si può iscrivere novanta giorni prima della data delle elezioni per il parlamento europeo e quaranta giorni prima della data delle elezioni comunali. Lunedì 24 febbraio è dunque il giorno di scadenza per votare nel proprio comune di residenza, nel cui ufficio elettorale deve essere compilato il modulo di iscrizione e presentato un documento di identità valido.