
Arriva da oltreoceano il paese ospite di Tocatì (dalla voce dialettale «toca-a-ti» che significa «tocca a te»), il festival internazionale dei giochi in strada organizzato dalla Associazione giochi antichi in collaborazione con il comune di Verona, area cultura. Quest’anno si lascia l’Europa e si cambia continente: per tre giorni il protagonista sarà il Messico, che porterà nelle strade e nelle piazze del centro storico – per l’occasione svuotate dalle automobili – giochi, riti, musiche e danze con i colori e l’allegria dell’America centrale. Con la consueta formula, il festival proporrà circa osteria del giocooquaranta giochi tradizionali provenienti sia dal paese ospite, sia da varie regioni italiane. Saranno presentati da gruppi di appassionati giocatori, pronti a condividere antichi gesti ludici e a raccontare abitudini e storia del loro territorio (il gioco tradizionale fa parte del patrimonio immateriale dell’umanità indicato dall’Unesco nella Carta internazionale del gioco, 2003).
Il pubblico potrà ammirare i più spettacolari giochi tradizionali messicani (alcuni dei quali di origine precolombiana) come voladores de papantla (acrobatici atleti si esibiscono in un antico rituale in cima a un palo alto circa vent metri.), pelota p’urépecha (lancio di una palla infuocata con mazze lunghe circa due metri, secondo l’uso degli indios P’urépecha), juego de corozo (gioco di palla in cui si utilizza come mazza una lunga e ricurva foglia della palma corozo), pelota mixteca de hule (una sorta di baseball con un guanto di cuoio che pesa circa sei chili.), trompo (la coloratissima e imprevedibile trottola messicana), pitarra (gioco da tavoliere simile al filetto) e tanto altro, tra cui tre millenari giochi di palla di origine precolombiana: ulama de mazo (si lancia con un martello), ulama de avambrazo (si lancia con l’avambraccio) e il sorprendente ulama de cadera (si lancia con le anche: proibito usare mani e braccia).
Tra i circa venti giochi tradizionali italiani la palla avrà un posto in primo piano per favorire il confronto tra la tradizione sferistica, che dagli antichi greci e romani è giunta fino a noi, e i giochi della tradizione mesoamericana. Ci saranno: pallone con bracciale (Marche), pantalera, una variante di pallapugno (Piemonte), e il cinquecentesco to’vegna (Veneto). E poi pindoi, sfida di abilità nel lancio di sassi (Friuli), lancio del maiorchino, ossia di forme di pecorino da circa dieci chili (Sicilia), lancio del panforte, dove il tipico dolce diventa strumento di gioco (Toscana) e bije (birilli), che viene praticato tradizionalmente solo dalle donne di Farigliano (Piemonte) e verrà accostato ad altri passatempi femminili come il gioco delle noci di Monterosso al mare (Liguria) e il messicano carrera de Arihueta (sfida a squadre nella caratteristica corsa delle indios Tarahumaras). E ancora: giochi di tavoliere, come backgammon, carrom, dama e go, e giochi urbani come parkour, streetboulder e, al Tocatì per la prima volta, slackline.
Musiche e canti messicani risuoneranno per le strade del centro storico e soprattutto in piazza Messico (piazza dei Signori), dove sul palcoscenico si avvicenderanno musicisti e danzatori provenienti da varie zone del paese ospite. In lungadige San Giorgio ci sarà un altro palco per i gruppi musicali italiani. Da piazza Erbe a piazza Sant’Anastasia, il 19 settembre, si svolgerà la consueta parata inaugurale e nella ex chiesa di San Giorgetto (San Pietro Martire) verrà aperta al pubblico una mostra dedicata alla ricchissima tradizione ludica messicana, che conta circa duecento giochi praticati da una settantina di diverse popolazioni. Un’altra mostra, alla biblioteca civica, proporrà i più bei libri illustrati per l’infanzia di tutto il mondo sul tema dell’alfabeto: proviene dalla Internationale Jugendbibliothek di Monaco, la più grande biblioteca per ragazzi del mondo, per sottolineare il gemellaggio di Verona con la città tedesca, da cui venerdì giungerà anche il Treno del gioco, organizzato da Deutsche Bahn e Associazione giochi antichi.
Numerosi personaggi del mondo della cultura intratterranno il pubblico con conferenze e incontri. Il forum offrirà svariate occasioni di approfondimento: dall’esposizione e vendita di libri a tema ludico alla presenza di associazioni di gioco, di centri cultura ludica europei e di musei etnografici italiani che possiedono collezioni riguardanti il gioco. Per i bambini ci saranno numerosi «laboratori di gioco». Infine, sul lungadige San Giorgio, nell’area cucine del festival, si potranno gustare vini e specialità veronesi e della gastronomia messicana, mentre all’Osteria del gioco si troveranno vini della zona e menù a chilometro zero grazie alla collaborazione dei piccoli produttori locali.
Dal Mensile di settembre 2014