Muri in caduta libera

Libero e più a sinistra di prima Luis Inacio Lula da Silva: non più presidente ma sempre impegnato nell’agone politico, esce di prigione alzando il pugno e promettendo di continuare a lottare per il popolo brasiliano. Non conta la condanna per corruzione e riciclaggio: per lui come per tutti vale la decisione della corte suprema di proibire il carcere in mancanza di una sentenza definitiva. Il primo a rallegrarsi dall’estero è stato il capo di stato venezuelano Nicolas Maduro, esponente di spicco del partito socialista, il quale ha duramente represso i moti di opposizione. A centinaia di migliaia si sono radunati a Santiago del Cile i manifestanti che ormai hanno scelto come punto di riferimento piazza Italia per la protesta sociale antigovernativa: nella capitale tutto sembra svolgersi in modo pacifico, mentre si segnalano incidenti nei contemporanei cortei snodatisi in altre città. Ma la giornata di oggi è segnata soprattutto dal trentesimo anniversario della caduta del muro di Berlino.

Lillo S. Bruccoleri

Nella foto: Lula da Silva

Dal quotidiano La certezza di sabato 9 novembre 2019

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