
Pare che Lo squalo, il famoso film americano diretto nel 1975 dall’allora poco conosciuto Steven Spielberg e tratto dall’omonimo romanzo di Peter Benchley, sia tragicamente divenuto realtà. Si tratta di un fatale incidente appena accaduto a ottocento chilometri a nord di Sydney: un grande squalo bianco nella mattinata del 7 giugno ha ucciso un surfista tra i cinquanta e i sessanta anni mordendogli la gamba. Nonostante gli eroici soccorritori che, combattendo contro lo squalo, sono riusciti a condurlo sulla spiaggia, l’uomo non ce l’ha fatta per le sue brutali ferite. È questo il terzo attacco mortale dell’anno di squalo nelle acque australiane; I precedenti risalgono al mese di aprile, quando un ragazzo di ventitre anni ha perso la vita nella grande barriera corallina e all’inizio dell’anno, quando un sub cinquantasettenne è deceduto al largo dell’Australia occidentale, mentre nel 2019 non si erano registrate delle vittime.
Due considerazioni vengono alla mente. Come debellare ulteriori attacchi di squali? Il Sydney Morning Herald ha riferito che i poliziotti, nonostante fossero schierati per trovare il pescecane, non sono riusciti ad ucciderlo: pare che il sanguinario animale abbia lasciato l’area in cui ha colpito la vittima dopo diverse ore. La polizia australiana è autorizzata a sparare agli squali se considerati minaccia per la vita umana, ma in questo caso i tentativi sono stati vani. È stato uno shock per tutti e l’umore della gente è rimasto cupo per tutta la giornata: il poveruomo è spirato sulla spiaggia per gravi lesioni alla gamba sinistra.
La seconda considerazione riguarda il bisesto-funesto e funesto ironicamente paragonabile alle dieci piaghe d’Egitto elencate nel Vecchio Testamento. Ritornando in Italia (senza viaggio aereo intercontinentale poiché non ancora permesso a causa di covid 19), in questi giorni sono stati rilevati nubifragi, grandini e temporali che hanno causato danni nel settentrione. Il dipartimento della protezione civile valuta per oggi uno stato di allerta arancione per la Lombardia e il Friuli Venezia Giulia, mentre l’allerta gialla vale per quasi tutte le altre regioni tranne le isole, la Puglia e la Calabria. Entro il solstizio d’estate restiamo in attesa dell’invasione di cavallette, ma gli scongiuri sono d’obbligo.
Mara Valsania
Nella foto: una scena del film Lo squalo di Steven Spielberg