Amore a Venezia

Una mansarda con vista sulla laguna veneziana ospita Diego e la sua gatta Mercedes. Lui è un professionista della parola e trova al supermercato un’agenda dove sono annotate le cose da fare prima di non si sa quale evento; la lista è intrigante: trovare un volume alla libreria Acqua alta, salutare l’impero delle luci, fare visita alla casa delle girandole. Nasce la curiosità e insieme il disegno di farsi trovare come per caso in uno dei luoghi indicati da Giulia – questo è il suo nome – che aveva smarrito quell’agenda. Lei è una pittrice talentuosa e appassionata, ma la sua anima è muta da quando aveva vissuto tre anni prima un grande dolore. L’incontro avviene proprio così come era nelle intenzioni di chi lo aveva ricercato e tra i due scatta immediata l’attrazione: ci sono tutte le premesse perché il linguaggio dell’amore possa scaturire dal gioco delle parole e dei colori.

Lorenza Stroppa, Da qualche parte starò fermo ad aspettare, Mondadori, pagine 288, euro 18

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