Fuga dalle istanze etiche

Troppo scarso rilievo si è dato dai media al significato dell’aumento degli incidenti sul lavoro in Italia e della relativa mortalità nei primi sette mesi dell’anno: 599 vittime, più 2 per cento rispetto al 2018, trend già manifestatosi negli anni precedenti. Questi dati si collegano alla crisi economica e alle sue conseguenze specialmente per i ceti più deboli: nel campo sanitario, per l’estrema riduzione del personale e per le pessime condizioni di lavoro, con ritardi e incompletezze nelle cure, aumento degli errori medici, disabilità e decessi evitabili o procrastinabili; in campo scolastico con gravi inadeguatezze e così via, con disagi in tutti gli altri settori della società. Su queste basi, che implicano contenuti etici non trascurabili, andrebbero parametrati i fabbisogni e le soluzioni. Ma è molto più comodo parlare di indici economici e compiere scelte apparentemente asettiche, sorvolando sugli aspetti che investono le  responsabilità del personale politico e imprenditoriale.

Girolamo Digilio

Nella foto: un cantiere edile

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