Studenti in piazza

Si infiamma la situazione a Hong Kong, dove gli studenti uniscono la loro voce alle proteste popolari nella rivendicazione delle libertà democratiche, ma vengono perseguiti dalla polizia di stato, che irrompe nel campus universitario di Kowloon dove si sono asserragliati duecento manifestanti. Decine di arresti nonostante la tregua concordata con il rettore dell’ateneo perché vi sarebbero stati problemi di comunicazione con le forze dell’ordine interrompendo la evacuazione pacifica degli occupanti. Il clima incandescente sul piano politico non influisce su quello economico: la borsa locale apre con un segno positivo registrando nuovi record, a differenza delle piazze cinesi di Shangai e Shenzhen dove gli indici sono in calo. Analoga situazione in Iran anche se con motivazioni diverse, trattandosi qui dei rincari della benzina: si contano mille arresti, mentre le agitazioni nell’università di Teheran si aggiungono a quelle svolte in altre città come Tabriz, Kermanshah, Shiraz e Sanandaj.

Lillo S. Bruccoleri

Nella foto: la borsa di Hong Kong

Dal quotidiano La certezza di lunedì 18 novembre 2019

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