
Il deputato milanese De Rosa è stato querelato da un gruppo di colleghe per alcune frasi ingiuriose pronunciate nella sede della commissione giustizia della camera chiamata a discutere sulla conversione in legge del decreto svuotacarceri. La procura romana avrebbe aperto un fascicolo, escludendo che si possa far valere in questo caso la immunità assoluta fissata dal primo comma dell’articolo 68 della costituzione: «I membri del parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni». Ancora una volta la disputa politica viene trasferita nella sede giudiziaria, come era appena avvenuto per una analoga iniziativa scaturita dall’uso a Montecitorio di un termine lesivo del prestigio o dell’onore del presidente della repubblica.
Nella foto: il deputato del Movimento cinquestelle Massimo Felice De Rosa