
Si è svolta a luglio la tradizionale kermesse di moda che si svolge a Roma due volte l’anno. L’ultima edizione non ha riscosso il successo delle precedenti, sia per le location distanti tra loro, sia per la mancanza della partecipazione di diversi nomi eclatanti del mondo della moda: di fatto non ha soddisfatto appieno le aspettative. La stessa Silvia Venturini Fendi, presidente dell’evento, ha parlato di diverse difficoltà nel comunicato conclusivo da cui abbiamo estrapolato alcune frasi significative: «Nonostante i ridotti mezzi a disposizione e le difficoltà ed incertezze che hanno impattato pesantemente sulla gestione della società nell’anno in corso siamo riusciti a realizzare entrambe le manifestazioni, di gennaio e di luglio, garantendo continuità alla missione di Altaroma a favore dei nuovi talenti della moda. Sono certa che riusciremo a consolidare e irrobustire questo percorso evolutivo verso il ruolo e gli obiettivi assegnati poco più di un anno fa dal ministero dello sviluppo economico alla città di Roma e ribaditi dal ministro Calenda: obiettivi che per essere raggiunti necessitano di solide certezze, che ad Altaroma sono venute a mancare». Gli abiti hanno rinnovato la magia della moda: primi fra tutti Balestra con le sue leggiadre principesse e Rani Zaken con la sua elegante esplosione di colori. La sfilata Sogni è stata aperta da Daniele Cassioli, campione italiano parolimpico di sci d’acqua, vincitore di cinque medaglie d’oro, indossando le creazioni degli studenti dell’istituto europeo di design. In passerella anche lo studente di ingegneria informatica Mutiè Abidi, utente del Sant’Alessio-Margherita di Savoia.
Dal Mensile di agosto 2017
Nella foto di Michelangelo M. Giametta: abito di Rani Zaken