Ombre sui mondiali

I mondiali brasiliani non si presentano certo sotto felici auspici. Ennesima tragedia, questa volta allo stadio Itaquerao a San Paolo, dove questa estate dovrebbe essere inaugurata l’importante manifestazione calcistica. Secondo i media locali una gru, che stava sollevando una struttura di cinquecento tonnellate, si è spezzata precipitando sulla tribuna dello stadio dove gli operai stavano lavorando: due di loro sono morti e uno, rimasto ferito, è ricoverato in ospedale. L’incidente è avvenuto nell’ora di pranzo e molti operai si erano allontanati, altrimenti la disgrazia avrebbe potuto avere conseguenze ancora più tragiche. Nell’impianto, dove abitualmente gioca il Corinthians, i lavori erano stati completati al 94 per cento e si prevedeva di inaugurarlo il prossimo 25 gennaio, in concomitanza con il 460° anno dalla nascita della città di San Paolo. Per la realizzazione dei lavori nello stadio, che alla fine potrà ospitare cinquantacinquemila spettatori, erano stati stanziati 272 milioni di euro (855 milioni di reais). Ora aumentano le domande e i dubbi sulla bontà dell’organizzazione dei mondiali in Brasile e la Fifa teme per la sicurezza degli atleti e degli spettatori. Da quando sono iniziati i lavori di avvicinamento ai mondiali si sono susseguite disgrazie anche gravi e accumulati notevoli ritardi organizzativi. Si cominciò l’anno scorso con la morte di due operai, uno durante la costruzione dello stadio di Brasilia e un altro a marzo nell’impianto di Manaus. Per le grandi piogge, sempre a marzo, si allagò il cantiere dello stadio Maracana e a maggio cadde una parte della copertura dello stadio di Salvador che non era in grado di sostenere l’acqua che vi si era accumulata sopra. Ad aprile un’altra disgrazia mortale nello stadio in costruzione del Palmeiras a San Paolo, destinato a ospitare gli allenamenti delle squadre durante gli ormai prossimi mondiali. Infine sono in corso lavori di ristrutturazione anche nello stadio che a Rio ospiterà i mondiali di atletica nel 2016, chiuso da mesi perché si teme possa cadere la copertura. Insomma, gli stadi brasiliani non lasciano dormire sogni tranquilli alla Fifa, che se da un lato non vuole più tollerare ritardi, dall’altro è preoccupata nel timore che i lavori non vengano eseguiti alla perfezione per tutelare la sicurezza di tutti. Non è sicuramente una situazione facile da sbrogliare.

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